lunedì 19 ottobre 2015

La marinatura, un processo delicato e fondamentale

Prima di tutto la materia prima, carni selezionate provenienti da allevamenti di grande qualità.
Per ogni prodotto Jolanda de Colò la prima fase della lavorazione è rappresentata dalla salagione che viene realizzata rigorosamente a mano.
A seconda della tipologia di prodotto abbiamo due tipologie di salagione:
Umida, le carni vengono immerse in apposite vasche, ognuna con una sua ricetta speciale, una salamoia di spezie e sale.
Secca, le carni vengono posizionate nelle vasche e cosparse con sali e spezie.
A questo punto le vasche sia dei prodotti con salagione umida che secca vengono collocate in un apposito locale a temperatura controllata dove stazionano per il tempo necessario ad assorbire i profumi delle spezie e del sale.
Una volta conclusa la fase della marinatura, a seconda della tipologia di prodotto passano alla fase successiva:
1. asciugatura
2. maturazione
3. affumicatura a freddo

L’affumicatura a freddo

Nella ricetta Jolanda de Colò si utilizza esclusivamente legna di faggio inumidita.
La nostra tecnica prevede una serie di cicli che iniziano con il posizionamento dei carrelli nei forni per una lenta asciugatura, cui segue un ciclo di lentissima affumicatura a freddo ad una temperatura tra i 10 – 15 gradi ed infine una fase di riposo nelle apposite celle.
I prodotti effettuano diversi cicli seguendo questa procedura, in questo modo si ottiene un’affumicatura molto delicata e morbida.
Dopo l’affumicatura, i prodotti vengono posti nelle celle di riposo per un’ultima fase di stagionatura.
Tutti i cicli di lavorazione delle carni Jolanda de Colò sono realizzate completamente a mano: i prodotti sono ora pronti per il confezionamento.

lunedì 5 ottobre 2015

IL GAMBERO BLU DELLA NUOVA CALEDONIA


UN GAMBERO VANITOSO
by Lorenzon (JDC)








Viene pescato sulla costa occidentale della NUOVA CALEDONIA, (Nuova Scozia) la più grande laguna del mondo, che si trova al largo delle coste dell’ Australia, nell’ Oceano Pacifico.
La Nuova Caledonia è un area di grande biodiversità, diventata anche uno dei siti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
COME VENGONO ALLEVATI?
In modo  integrato con l’ ambiente, rispettando la loro crescita ed il loro CICLO VITALE.
In accordo con il concetto di ECONOMIA SOSTENIBILE:  ovvero subordinata alla capacità rigenerativa dell’ ecosistema.
Meno di cento tonnellate all’ anno di OBSIBLUE  vengono raccolte da PICCOLI PRODUTTORI LOCALI ARTIGIANALI, che da circa 30 ANNI svolgono  questo tipo di attività che rappresenta un  importante  fonte di guadagno per l’ economia della comunità locale
COME SI UTILIZZANO?
Immergerli in acqua fredda, e lasciare scongelare, si possono utilizzare:
•interi (al vapore, leggermente sbollentati in un «court bouillon» aromatico)
•SGUSCIATI CRUDI O COTTI (cotti alla plancia, o ricettati a seconda di una interpretazione personale dello chef).
ESPRIMONO MAGGIORMENTE LE LORO CARATTERISTICHE SE MANGIATI CRUDI






Per info / acquisti 3391499520 rappresentanze.mb@gmail.com
Massimiliano Bellentani 
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FACCIAMOCI AMMALIARE DAL BLU
ABALONE BLU


Considerato una vera e propria prelibatezza dai Giapponesi, una leccornia tipica dai Californiani del nord, è quasi del tutto sconosciuto in Italia. Eccezion fatta per chi frequenta ristoranti orientali di un certo livello e per i Siciliani della costa est dove viene pescato in tarda primavera e in estate. Conosciuto anche come orecchio di mare o orecchio di Venere, per la forma della conchiglia che lo ricopre, simile appunto a un padiglione auricolare (ma i Siciliani lo conoscono anche come occhio di bue per la forma ovale e la consistenza languida della carne), l’abalone è un mollusco gasteropode (famiglia Haliotidae, genere Haliotis) dotato di una sola valva che lo protegge come fosse una tettoia. Al di sotto di essa, c’è la tanto ricercata polpa. Nonostante le molte varietà disponibili, solo una dozzina più o meno sono allevate a scopo alimentare. La ricerca spasmodica di questi frutti di mare allo stato selvaggio, soprattutto in Sudafrica e in California, ha ridotto così fortemente il numero degli esemplari da costringere gli stati al divieto di pesca e a favorire, per contro, la nascita di allevamenti ad hoc. Diversi per la livrea esterna, con l’interno della conchiglia madreperlaceo di colori variegati, gli abaloni, che mangiano alghe brune e vivono sui 15 metri di profondità, attaccati a sassi e rocce dove possono ripararsi dalla luce, si differenziano anche per dimensioni: si va dai più piccoli che misurano dai 5 ai 10 cm a quelli “big size” che arrivano a mezzo metro di diametro. In genere vengono venduti vivi, spediti via aerea in sacchi privi d’acqua rigonfiati con ossigeno, in contenitori di polistirolo espanso. Possono anche essere surgelati o inscatolati. Il sapore è delicato, lievemente marittimo. Spesso vengono cucinati tagliati a lamine che hanno consistenza soda e una succulenza umida che ricorda quella dei porcini sott’olio. Come sottolinea il grande chef giapponese NobuMatsuhisa nel volume “Nobu tutte le ricette” (Giunti editore), ci sono due modi opposti di preparare l’abalone in modo che non risulti duro e gommoso: o lo si cuoce molto rapidamente oppure lo si cucina molto lentamente, anche 30 minuti, per intenerirne le carni. Per rimuovere la polpa dell’abalone dal guscio, si usa una spatola metallica o un utensile piatto e sottile, passandolo sotto ad essa e lungo l’interno della conchiglia. Si taglia poi il fegato e la radula (la punta a rilievo bianca e dura) della carne. Quindi si sala e con uno spazzolino si sfrega bene l’abalone in acqua fredda per eliminare residui e detriti. Ora un esempio di cottura a dir poco rapida. Si taglia l’abalone pulito a lamelle sottili (2 mm di spessore) che andranno intinte rapidamente nel dashi (brodo giapponese a base di fiocchi di bonito e kombu, entrambi i prodotti si trovano nei supermercati) o in un nostrano brodo leggero vegetale per scottarle appena. Poi si potranno condire con lamelle di carote e daikon (rafano bianco) e un goccio di extravergine.

Per informazioni / acquisti Massimiliano Bellentani (resp.provincia di Modena)
3391499520 - 3497286130